Page:The Life of Michael Angelo.djvu/255

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APPENDIX
187

Amor . . . . . . . . . . . . . . .
D'un vechio stance oma' puo' goder poco:
Che l'alma, quasi gunta al' altra riva,
Fa scudo a tuo di piu pietosi strali;
E d'un legni' arso fa vil pruova il foco.

("Poems," cxix.)


XXII

See p. 153

O nott', o dolce tempo, benche nero,
Con pac' ogn' opra sempr'al fin assalta.
Ben ved' e ben intende chi t'exalta,
Et chi t' honor' ha l'intellett' intero.
Tu mozzi et tronchi ogni stanco pensiero,
Che l' humid' ombra et ogni quiet' appalta,
Et dall infima parte alia piu alta
In sogno spesso porti, ov' ire spero.
O ombra del morir, per cui si ferma
Ogni miseri', a l'alma, al cor nemica,
Ultimo delli afflitti et buon rimedio,
Tu rendi sana nostra carn' inferma,
Rasciug' i pianti et posi ogni fatica
Et furi a chi ben vive ogn' ir' e tedio.

("Poems," lxxviii.)


XXIII

See p. 154

Mentre che 'l mie passato m' è presente,
Si come ogni or mi viene,
O mondo falso, allor conosco bene
L'errore e 'l danno dell' umana gente