Le antichità Romane (Piranesi)/2-V

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Tomo II, tav. V:

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2-IV 2-VI

Tav. VTav. V

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Si dimostrano più in grande le Parti principali dell' antecedente Sepolcro di C. Poblicio et c. A Bassamento composto di grossi Travertini, dal tempo, e dagl' incendj corroso, e guasto, sopra cui leggesi l' Iscrizione tale quale si trova al presente, fedelmente copiata la Forma delle Lettere an cra. B Buco, o Finestra fatta ne' tempi posteriori. C Parte angolare, nella quale si fa vedere uno de' Pilastri del Sepolcro. Egli si rende osservabile particolarm.te per essere fusato da poco più sotto la metà sino al Collarino a modo di Colonna. Il diminuire in tal maniera i Pilastri fu comunem.te usato dagli Antichi, et in ispezie, quando dinanzi a quelle porre si doveano delle Colonne, avuta però buona considerazione tanto al sito, quanto alla grandezza dell'Opera. Si veggono tuttavia molti Edifizj antichi, ne' quali ciò non fu praticato, e pertanto il farlo, o non farlo, resta in arbitrio d' ognuno. D La Superficie di questa Parete, trapposta a' Pilastri (siccome ancora l' altra verso l' altro angolo) da poco più sotto la metà sino all' Architrave tiene la medesima declinazione de' Pilastri a guisa di scarpa: il che meglio apparisce nello Spaccato, E, nel quale si vede la linea superficiale. F, paralella alla linea del Pilastro, G. H Altro Spaccato, il quale dimostra la superficie a linea retta perpendicolare della Parete tra i due Pilastri di mezzo; la qual superficie, quantunque diversa da quella delle Pareti verso gli angoli, pure non ostante tal diversità sull' Opera resta insensibile, ed anzi grata agli occhi de' riguardanti. Osservasi di più la Base de' Pilastri, formata non secondo le regole di Vitruvio, il quale assegna per altezza alla Base de' Tempj Toscani la metà del diametro della Colonna: qui ella viene ad essere poco più di un terzo, così, per mio avviso, determinato dal valente Architetto in questa tale Fabbrica (lo stesso fu fatto nell'altra Fabbrica sepolcrale dirempetto alla Chiesa di S. Sebastiano fuori delle Mura) atteso il Tutto insieme dell' Opera per aggiungere maggior dignità, e gravità alla medesima. Perciò non sempre si dee stare alle regole di Vitruvio, qual legge inalterabile. Poichè, se si farà osservazione sopra i Monumenti antichi, si troverà una gran varietà di Proporzioni, le quali, parlando de'Monumenti più insigni in architettura, si conoscono dirette sempre dalle circostanze del sito, e delle stesse Fabbriche, come spiegherò nell'Opera mia di Archit.ra

Piranesi Archit. dis. et inc.